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Rettori della Serenissima

Avete mai sentito parlare della Repubblica di Venezia? No? Poco male, vi diremo qualcosa tra poco. Adesso ci basta sapere che il territorio della Repubblica di Venezia, che era molto vasto, era diviso in tanti Reggimenti – un po’ come oggi l’Italia è divisa in Regioni. Ecco, i Rettori venivano mandati nei vari Reggimenti, per governarli.

Arcate a tutto sesto

Un’arcata a tutto sesto è un tipo speciale di arco. Immaginate di prendere un bel cerchio e di tagliarlo esattamente a metà. Insomma, quello che vi rimane è un semicerchio, giusto? Possiamo dire che un arco a tutto sesto è un semicerchio fatto di mattoni o pietre. Ma perché venivano usati questi archi? Due sono i motivi principali: erano belli e permettevano di rendere più resistente la parete attorno alla finestra. Pensate, furono addirittura gli Etruschi, prima dei romani, ad inventare questa soluzione!

Immaginate poi di mettere tanti di questi archi uno dopo l’altro. Quello che otterrete è una volta, che è molto facile trovare guardando i soffitti delle chiese.

Torretta dell’orologio

La torre dell’orologio è una torre che ha, in cima, un orologio. Come sapete, una volta le persone non avevano gli orologi al polso o i cellulari. Ecco, quindi, l’importanza degli orologi sulle torri dei palazzi del potere cittadino o dei campanili delle chiese: non servivano tanto per bellezza, quanto perché le persone sapessero che ora era!

Quadrifora

La bifora è un tipo di finestra particolare, è infatti costituita da quattro finestre alte e sottili separate da tre colonnine. Ognuna di queste finestre termina in alto con un arco.

Polifora

La polifora è come una grande finestra fatta da tante finestrelle più piccole. Dovete immaginare cari bambini, ad esempio, a due quadrifore una di fianco all’altra… Insomma, stiamo parlando di una serie di tante finestrelle divise da tante colonnine! Queste finestre venivano molto usate nell’architettura gotica, per alleggerire le chiese e i campanili.

Bifora

Ormai lo avrete capito, a forza di parlare di finestre! La bifora è proprio quello che pensate,  un tipo di finestra costituita da due finestrelle alte e sottili separate da una piccola colonna!

Bandiera della Repubblica Italiana

La Bandiera dell’Italia, nota anche come Tricolore, è costituita da tre fasce verticali di colore verde, bianco e rosso. La Bandiera è stata adottata per la prima volta il 7 gennaio 1797 nella città di Reggio Emilia. Da qualche anno a questa parte, il 7 gennaio si festeggia proprio la festa del Tricolore. Ma cosa rappresentano i tre colori? Orbene, il verde rappresenta la speranza; il bianco la fede; e il rosso l’amore. Questi colori venivano molto usati alla fine del 1700 dagli eserciti italiani della Repubblica Cispadana, perché si ispiravano a quelli (blu, bianco e rosso) della Francia che da pochi anni era diventata una Repubblica.

Bandiera della Comunità Europea

La Bandiera dell’Europa e dell’Unione Europea è costituita da uno sfondo blu scuro con 12 stelle dorate disposte in cerchio. Dovete sapere che il cerchio e il numero di stelle non sono stati scelti a caso. Vogliono infatti simboleggiare gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa; attenzione, anche se molti pensano che le dodici stelle rappresentino dodici Paesi membri dell’Unione Europea, non è così! Questa bandiera è nata nel 1955: è dunque molto giovane rispetto a quella della Repubblica Italiana.

Leoni di San Marco

Il Leone di San Marco, simbolo di Venezia, rappresenta proprio la figura di San Marco, uno dei quattro Evangelisti. Questo Leone non è un leone qualsiasi, bensì è un leone alato, sempre rappresentato con un libro sotto la zampa. Il leone venne associato alla figura dell’Evangelista Marco fin dal IV secolo, quindi ben prima che nascesse la Repubblica di Venezia.

Sebbene San Marco fosse morto ad Alessandria d’Egitto, la leggenda narra che una notte, proprio mentre si riparava in una delle isole sulle quali sarebbe sorta Venezia, l’Evangelista vide in sogno un angelo alato che gli disse che in quei luoghi si sarebbe riposato dopo la morte. I Veneziani, nel 828, trafugarono dall’Egitto le spoglie del Santo e le portarono a Venezia. In suo onore venne costruita una prima Chiesa. Quella che possiamo oggi ammirare è più recente di due secoli, ma sorge nello stesso luogo dell’originaria.

Come ben sapete il leone viene considerato il re della savana e la sua immagine evoca forza e autorità, proprio quello che evocava il nome di Venezia negli anni di massimo splendore della sua Repubblica.

Repubblica di Venezia

La Repubblica di Venezia, o Serenissima Repubblica di Venezia, è stata la più importante delle quattro repubbliche marinare (le altre furono Genova, Pisa e Amalfi) che nel corso del Medioevo godettero in varia misura di fortuna grazie alla loro abilità in mare.

La fortuna di queste repubbliche e soprattutto di Venezia è dovuta all’abilità nella navigazione e alla capacità di intraprendere scambi commerciali dei loro abitanti. Pensiamo ad esempio all’illustre mercante veneziano Marco Polo che nel libro Il Milione ci ha lasciato moltissime informazioni sulla Cina dei suoi tempi.

Venezia ebbe la sua fortuna grazie ai traffici commerciali con l’Oriente, da cui importava spezie e tessuti che rivendeva in tutta Europa. I proventi di questi traffici hanno permesso alla città di arricchirsi e ancora oggi vediamo negli splendidi palazzi la ricchezza che potevano vantare i nobili.

La Serenissima estese la sua influenza via mare a tutto il Mediterraneo e suoi emissari arrivarono fino in Cina, ma riuscì a penetrare anche nell’entroterra, come a Belluno ad esempio. Divenne talmente potente e si allargò talmente tanto che nel 1508 tutte le altre potenze dell’epoca, per cercare di fermarla, si riunirono nella Lega di Cambrai. Già nell’anno successivo, con la sconfitta nella battaglia di Agnodello, i veneziani dovettero ridimensionare le loro ambizioni sulla terraferma.

Nonostante questo, la Repubblica sopravvisse fino al 1797 quando venne sconfitta dai francesi di Napoleone Bonaparte che poi, con il trattato di Campoformio (un paese vicino a Udine) la diede all’Impero Asburgico. Venezia era entrata in crisi già da tempo, anche per il fatto che a partire dal XVI secolo altre potenze marinare erano sorte, come l’Olanda e l’Inghilterra, e importanti rotte commerciali puntavano ormai verso l’America.

La Repubblica di Venezia era comandata dal Doge, che risiedeva nel Palazzo Ducale, e veniva eletto dal Maggior Consiglio, un’assemblea di cui facevano parte i nobili della città. Pensate che questa assemblea ad un certo punto era formata da 1300 persone!